Free jazz color pece per Black Motor, formazione finlandese in giro già dal 2007 con diverse uscite, e all’esordio su Dreamheep.
Qui l’improvvisazione gioca un ruolo fondamentale, benché non manchino passaggi melodici gradevoli e liquidi che ricordano il Sun Ra “addomesticato” di “Lanquidity”.
Non particolarmente originali ma da seguire con attenzione, giacché questi tre ragazzi trovano un buon interplay soprattutto nei passaggi più concitati, segni di un ottimo affiatamento e di una discreta tecnica. Per adesso promossi con riserva.
17/03/2009