Risulta davvero difficile decifrare questo “Return To Disruption”: alla fine resta la sensazione che l’album sia stato assemblato alla rinfusa con riempitivi. E dire che il loro disco precedente, “Path Of Niners”, aveva positivamente colpito col suo mix di Isis, Neurosis (non è un caso che questo disco sia pubblicato dalla loro etichetta, la Neurot), Sonic Youth e improvvisazione. In questi nuovi brani la formula non varia poi molto, ma i risultati sono piuttosto deludenti.
Gli episodi più irritanti sono quelli, per così dire, “d’avanguardia” (come si possono definire tali, cose che Red Crayola o Dead C hanno fatto molto prima e molto meglio!), che cercano di alienare la loro inconsistenza sotto un manto di avamposti sperimentali. Brani come la title track, “Balance Of Convenience” e “Undisturbed” sono salassi di feedback e dissonanze, quando non insipide accozzaglie di rumori e ronzii.
Qualcosa di buono c’è (l’iniziale “Beyond And Into The Ultimate” con la sua maciullante ritmica, o i doom abissali “Answered In The Negative” e “Demarcation Disputes”), ma è poco; molto poco per una band da cui ci si attendeva il salto di qualità.
10/05/2008