Con James Plotkin in cabina di produzione, Max e Leslie Soren ridanno ossigeno alla loro creatura harsh-gaze con un disco oscuro e, ovviamente, drogatissimo.
“Occasion” suona un po’ come se i Royal Trux dei bei tempi andati si fossero improvvisamente dati allo shoegaze, mantenendo intatta tutta la loro ideologia del caos. Il risultato è una marea deforme di oscurità sfibrata che, se in “Mew” sfocia in un incubo di “soffice” malvagità gotica, può arrivare a lambire anche vette ultra-doom, come succede nell’apocalisse al ralenti di “Mandy”.
Suono della paura e dell’autismo auto-indotto, ma anche un malefico, estatico tentativo di “passare oltre” (“Brohm Bramin”), per il tramite di nenie insieme eroinomani e pantagrueliche (i Bardo Pond brutalmente rallentati e filtrati di “Parsley Halo”). L’”occasione” da non perdere è quella di metterlo su durante la notte, andando in giro come dei pazzi senza speranze, cantando l’inintellegibile di “Vitium” o perdendosi completamente nella tempesta di distorsioni e negli schizzi di feedback di “Motorcade”.
Si farà fatica a tirare fino all’alba, complice di sicuro una non poco raccomandabile condizione psico-fisica. Tuttavia, il vantaggio è quello di non accorgersi che, man mano che passano i minuti, il disco va disperdendo parte del suo potenziale, finendo per afflosciarsi in una inutile “Incense Of Death” (vacuo strimpellio di chitarra) e in una “Little Horn” cui è rimasta solo il simulacro della potenza, ma non la sua vibrante tensione.
Insomma, per restare in tema, per i fratellini Soren si tratta di una "occasione" persa...
20/03/2008
1. Mew
2. Parsley Halo
3. Vitium
4. Motorcade
5. Brohm Bramin
6. Incense Of Death
7. Mandy
8. Little Horn