Violavenere

Una e zero luna

2008 (Pressplay)
pop-rock, alt-rock

Rock e melodia, una bella, “decisa” voce femminile (Erika Ferranti), intrecci strumentali rodati: gli anconetani Violavenere sembrerebbero avere tutte le carte in regola per sfondare…
Eppure, per il momento, anche se accattivante, l’esordio “Una e Zero Luna” è un disco che non riesce del tutto a convincerci, privo di momenti davvero memorabili, causa un songwriting ancora poco "personale" (nonostante le liriche dimostrino già un discreto lavoro “immaginifico”) e una scissione qualitativa tra prima e seconda parte piuttosto evidente.

Così, se inizialmente la band dimostra di sapere il fatto suo, fluttuando tra ruvidezza e carezzevoli pennellate (la title track), seducendoci col power-pop andante di “La clessidra” (un hit possibile?), altalenando emozioni in “Gelo e polvere” e in “Disco Alice” e, infine, facendoci respirare malinconia e sotterranea trepidazione con le confessioni di “Vuoti d’Aria”, il quintetto (completato dalle chitarre di Federico Dagoli e Maurizio Mezzopera, dal basso di Claudia Melchiorri e dalla batteria di Fabio Portinari) finisce, poi, per assestarsi su di un manierismo indie-italico che ha pochi colpi in canna. Di sicuro impatto, magari, ma tutt’altro che necessario.

Si passa, così, dall’alt-rock “regolare” di “Tempo perso” al piglio melodic-grunge di “Specchi distorti”, fino all’incalzante, quasi punk, “Ist’erika”, godendoci, al massimo, le risacche Juliana Hatfield di “Bambola livida”.

Sufficiente per alzare la testa al di sopra della media, ma ancora poco per spiccare il volo…

13/09/2008

Tracklist

1. Una e zero luna
2. Gelo e polvere
3. Disco alice
4. La clessidra
5. Vuoti d'aria
6. Tempo perso
7. Mia
8. Storyboard
9. Bambola livida
10. Specchi distorti
11. Ist'erika

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