Tomasz Bednarczyk

Painting Sky Together

2009 (Room40)
ambient, glitch

A tre anni circa da “Summer Feelings”, “Painting Sky Together” segna il ritorno di Tomasz Bednarczyk, ancora una volta alle prese con la sua lodevole, ma poco incisiva contaminazione tra ambient e glitch.

Gli umori, i sentimenti, anche le più piccole sensazioni dimostrano quanto l’artista polacco sia interessato a delineare una sorta di impressionismo melanconico (“So Fragile”) per il tramite di un ammaliante minimalismo emozionale (“Your Whiteness”).

Se “Summer Feelings” cercava, quindi, di sonorizzare l’esperienza sentimentale dell’estate polacca, “Painting Sky Together” sembra invitarci a raccogliere la sfida di catturare le più intime sfumature di uno spazio illimitato (“Freckled Cheeks”). Fragile, indifeso, l’universo sonoro di Bednarczyk è intimo per definizione, sempre a contatto con l’immagine più che con il vero volto del reale.

Il rumore dell’acqua, i cinguettii degli uccelli, il “soffio” del cielo: le tracce, insomma, della vita che procede inesausta. Ma di tracce sonore si tratta. Di microsuoni, per la precisione; che elevano l’infinitamente piccolo al rango di unico viatico verso l’essenza del mondo (si vedano le digitalizzazioni-cristallo trasformate in pulsazioni alla deriva tra sparse note di piano di “Mi. Ti”).

Un mondo, sia chiaro, guardato dall’alto, de-localizzandone i confini in un altrove immaginifico, incantato (“A Bus-Ride With A Red-Haired Girl”). Un descrittivismo aurorale, dunque, ma che in “January” mostra anche il suo lato “oscuro”, ovvero la sua incapacità di sviluppare segni narrativi che vadano al di là della mera evocazione iniziale.

Per chi si accontenta, comunque, un bel modo per intrattenersi quando fuori fa troppo freddo per uscire allo scoperto.

10/01/2009

Tracklist

1. Your Whiteness
2. Freckled Cheeks
3. Tokyo
4. So Fragile
5. A Bus-Ride With A Red-Haired Girl
6. Agata’s Film
7. Mi.Ti
8. January
9. Movie

Tomasz Bednarczyk sul web