Black Boned Angel

Verdun

2009 (Riot Season)
drone-metal

Per la sua quarta fatica a nome Black Boned Angel, Campbell Kneale (meglio conosciuto per il progetto Birchville Cat Motel) trova ispirazione nella sanguinosa battaglia di Verdun, combattuta durante la prima guerra mondiale tra l’esercito francese e quello tedesco.

Musicalmente, le armi messe in campo dal musicista neozelandese sono quelle di un drone-metal tetro e desolato che ha in nomi quali Earth, Corrupted e Sunn O))) alcuni dei riferimenti essenziali.
Classico disco in cui le premesse sono più intriganti dei risultati, “Verdun” non presenta motivi di reale interesse, risolvendosi in una dignitosa esposizione di quelle che sono le caratteristiche fondanti del genere.
L’intro atmosferica, in cui la batteria risuona all’incrocio di algide distanze, prepara l’avvento del riff imponente, che si muove con la solita, solenne cadenza e che si lascia avvolgere da un continuo scintillare di risonanze, il cui compito è quello di misurare le profondità dentro cui lo stesso, di volta in volta, sparge la sua angoscia magniloquente.

Quando a prendere il sopravvento è un vortice di feedback, Kneale abbraccia la causa di una dark-ambient opprimente e austera. Si spargono, dunque, tutt’intorno rifrazioni di sei corde che assomigliano alle voci di fantasmi solitari. L’alternanza è quella classica, direi anche piuttosto scontata, tra grandiose distorsioni e momenti di pura investigazione ambientale.
A un certo punto, la musica si fa rumorosamente marziale e si ode un coro polifonico sostenere la causa, prima che l’inquieta texture scivoli dentro un buco nero di pallottole vaganti, esplosioni e morti in presa diretta.

Suoni verità. Peccato, però, che il disco non sia così vero come ci aspettavamo, anche se ai fan piacerà di sicuro.

23/07/2009

Tracklist

1. Verdun

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