El Fog

Rebuilding Vibes

2009 (Flau)
electro, glitch

Dopo un album di debutto all'insegna dell'ambient-glitch più asettica, in “Rebuilding Vibes” Masayoshi Fujita si concentra maggiormente sul suo strumento prediletto, il vibrafono, in una sorta di “vibratronica”: l’effetto complessivo è catalettico, non pittorico, con lo strumentista a insistere soffusamente sulle medesime note, tra beat spezzati e battimani (“Patterns” e “Broken”), oppure a concentrarsi più canonicamente nel jazz con tagli digitali poco calcati (“Waterfall”). Tra convergenze col dubstep come “März” e accenni di schizzi atonali come “Flip And Dub” si ha anche l’impressione di sprofondare nel cocktail lounge (“Autumn”), nel trip-hop (“Above”) etc.
Quello di Fujita (giapponese che vive e lavora a Berlino dal 2006, cioè da quando è entrato nel collettivo Pan Am Scan come vibrafonista) è un campionario di spunti inesplorati, più che un vero cartone d’autore, quasi dei Mouse On Mars senili, o dei Tortoise persi a girellare svogliati. Un autentico riprocessamento dei suoi vibes si ha al massimo in “Puddlespots And Moonbeams” e “November”, di due striminziti minuti ciascuno.

09/02/2010

Tracklist

  1. Broken
  2. Waterfall
  3. März
  4. Flip And Dub
  5. Autumn
  6. Patterns
  7. Space For The Rebuilding
  8. Puddlespots And Moonbeams
  9. Above
  10. November
  11. !
  12. Dunst

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