Floss

Welkin

2009 (Autoprodotto)
avant-rock, noise-rock
6.5

Terzetto di Brescia attivo dal 2006 e composto da Lorenzo Bassi (voce, chitarra e synth), Caterina Rossi (basso) e Luca Archetti (batteria e percussioni), i Floss debuttano con l'Ep autoprodotto "Cheròn". In questa prima prova la band mostra una certa passione per le dinamiche tormentate, da panoramiche aeree con vocals sfumate, a ricadute abrasive ("A.m.", "I've A Liquid Woman In My Hat"), oltre a ingenue tentazioni psichedeliche ("Pete Martell And His Revenge To The Wood" e l'ampia coda di "Mysteries Of Love").

Il tutto è ancora poco contrastato, e così il successivo "Russia Ep" (2007) aumenta l'impressionismo, i giochi di trasparenze, e il coraggio nell'adottare il modus operandi dei Galaxie 500 ("Screenteque"). Le maggiori asperità nelle loro partiture, da "Zeitgeist" a "Merry-Go-Round" coniugano con cura più meditata effetti sonori e toni sulfurei.


"Welkin", primo loro full-length, leva gli ormeggi e si abbandona in buona misura alla poesia delle sospensioni e alle concatenazioni sofferte dei Tool, come in "110901 Twinborn", "Fluid, Overspill" (con drone grandioso e crescendo dissonante) e nell'intenso opener per tastiere di "Timing".


La giusta ispirazione rinfocola l'opera un po' ovunque. Il canto finalmente urgente di Bassi modella "Ghost Snow", crossover gotico senza più pudori, mentre la crisi tragica è persino acuita in "Quarks Cannot Exist Individually", un numero che erutta paranoia Reznor-iana in ogni quando.
Tifoni di feedback e battito nevrotico alla Suicide cavalcano assieme nell'interludio di "Matthew".

Più stereotipato è "In Progress of", alla fin fine solo un'anticipazione dello psicodramma di "The Bees Are Dying", un affresco progressivo di voce celestiale e riverberi di chitarra insistente, che poi si danna di grida in un maelstrom caotico di distorsioni e texture elettroniche.


Collezione "magnetica" in cui la spontaneità degli esordi è preservata con escamotage da compositori maturi: ogni brano attrae il successivo, per analogia o contrasto. I Floss abbandonano partiture svenevoli prodotte in serie, con un saggio ambizioso che si lascia alle spalle i limiti calligrafici del post-rock italiano. Due anni di gestazione, con report delle lavorazioni consultabili via MySpace.

27/01/2010

Tracklist

  1. Timing
  2. 110901 Twinborn
  3. Ghost Snow
  4. Quarks Cannot Exist Individually
  5. Where Am I Now?
  6. Fluid, Overspill
  7. In Progress of
  8. Matthew
  9. The Bees Are Dying
  10. Against My Dear Nichilism

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