Mangia Margot

Maddalena, Maria

2009 (Autoprod.)
avant-rock, jazzcore
6.5

Scoperti e lanciati dal collettivo Industrialien degli Eterea, i Mangia Margot di Malo (Vicenza) cominciano come trio (Andrea Colbacchini, basso, Luca Brunello, batteria, Umberto Colbacchini, chitarra) dedito a funamboliche improvvisazioni jazz-metal, a metà via tra Ephel Duath, Atheist e Melt Banana. Dopo aver tentato la strada delle partecipazioni regionali di ArezzoWave, e dopo il rimaneggiamento a duo conseguente all’uscita di Umberto, Andrea e Luca approfondiscono il senso della loro proposta, aprendo il concerto degli Zu presso l’Unwound di Padova a febbraio 2009 e diversi altri artisti di spicco (tra cui i Talibam) e intraprendendo un tour europeo, quindi registrando l’Ep “Maddalena, Maria”.
Il babelico medley che ne fa da corpus principale (“Barbara”, “Lucio”, “Rita”, “Paolo”) iscrive la band nel solco delle dediche dada, nelle tradizioni del jazz-rock di Canterbury e del post-rock di Lousville, ma è soprattutto un baccanale di gratuiti rigurgiti strumentali, frasi scartavetrate, incastri orgiastici di ritmi e controtempi.
Terzo - e finora più maturo, o personale - lavoro su corta distanza della band, arricchito degli strumenti autocostruiti "gosch" di Roberto Zanini, registrato in presa diretta al Csc di Schio, il disco risulta determinante soprattutto per le sorgenti creative che sa scovare, d’impatto e d’accademia, da preparazione strumentale a ingenua maestria. Consigliatissimo il live.

22/12/2009

Tracklist

  1. Barbara (Italia)
  2. Lucio
  3. Rita (Levi’s)
  4. Paolo (III)
  5. Esposito (n.n.)

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