Progressive, folk celtico e world music, fusi in un unico magma scintillante. Dieci tracce dagli umori differenti, che pescano dalle tradizioni più svariate convergendo a uno stile estremamente vivace e rifinito. Senz'altro démodé, col suo continuo indugiare su patinamenti neo-prog e atmosfere medievaleggianti; fuori moda ma certo non privo di classe: ottimamente suonato, mai troppo enfatico, "Capitaines" è un album estroso e affascinante, capace di evocare scenari lontani nel tempo e nello spazio reinventando appositamente gli strumenti classici del prog. Chitarra arroventata e sintetizzatori kitsch diventano allora sfere di cristallo per viaggiare con la mente di là dal mare, scorgendo ora le torri di Istanbul, ora i fuochi di guerra del Nuovo Mondo.
Nonostante la costante attenzione alla melodia, i brani sono essenzialmente flussi di suggestioni, privi di una struttura architettonica portante. Non sorprende, dunque, che manchino gli episodi memorabili; anche a distanza di tempo dal primo approccio, però, l'ascolto del disco è appassionante.
I Minimum Vital sono una band francese, tra le più importanti degli ultimi decenni in ambito progressive. Il loro capolavoro è "Sarabandes", del 1990, che ibrida gli schemi delle danze celtiche e i suoni del neoprog Genesisiano con leggerezza a oggi ineguagliata.
16/12/2009