OM

God Is Good

2009 (Drag City)
psych-rock

Nonostante le lodi ricevute dal precedente "Pilgrimage", gli Om restano, a pieno titolo, una band mediocre.
Al Cisneros e il nuovo arrivato Emil Amos vendono fumo (chissà, forse anche quello "buono"...). E lo vendono con una faccia tosta tale da riproporre, anche in "God Is Good", la solita solfa psichedelico-misticheggiante, nascondendosi questa volta dietro un titolo che coinvolge anche il Grande Capo.

Non si capisce perché la riproposizione di certe sonorità che discendono direttamente dai primi, grandissimi Pink Floyd (per la precisione quelli di "Set The Controls For The Heart Of The Sun") abbia avuto e continui ad avere così tanto successo. Sia chiaro: non è il mezzo a essere messo sotto accusa, ma le modalità con cui viene adoperato.
Questi due tizi hanno una sola idea e la ripropongono fino alla noia. Aprono, così, il disco con la lunghissima "Thebes", lasciandosi dietro i soliti profumi d'Oriente, i Floyd di cui sopra e il salmodiare delle voci. Dopo sette minuti entra in gioco la batteria, iniziando a condurre le danze in un modo talmente scontato da farci venire l'orticaria. Naturalmente, di lì a poco, il basso inizierà a farsi grassoccio, movimentando il tutto senza comunque strapparci dal volto gli sbadigli.

"Meditation Is The Practice Of Death" adombra il dub dietro pratiche sciamaniche, mentre la batteria giostra in maniera più ariosa e dinamica. Poi, tanto per concludere, le due parti di "Cremation Ghat": due-facce-due della stessa cerimonia. La solita, noiosissima cerimonia intrisa di spiritualità da quattro soldi avvolta da nuvoloni di fumo di cannabis. E pure nella scelta delle copertine hanno poca fantasia. Ma per piacere!

07/10/2009

Tracklist

  1. Thebes
  2. Meditation Is The Practice Of Death
  3. Cremation Ghat I
  4. Cremation Ghat II

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