Dopo tre album e un Ep su Skam la stupida techno di Alan Boorman approda su Cack.
Ironico quanto si vuole, Boorman non riesce ad andare con la sua musica oltre un'accozzaglia casuale e spesso gratuita di ritmi e riff rubati a quarant'anni di storia del rock. Come se bastasse avere una collezione di dischi fantasmagorica a casa per poter costruire un album che sappia comunicare qualcosa.
Non che manchino gli estimatori di Wevie Stonder: sembra che anche senza la dovuta quantità di alcol in corpo ci sia qualcuno capace di farsi qualche risata durante i quaranta minuti d'ascolto di "The Bucket".
15/04/2009