Atomic Neon

Change

2011 (Black Rain Records)
coldwave, darkwave

Due anni dopo l'album "Darkenia", è un piacere ritrovare gli Atomic Neon in forma con il full-length "Change", che li segnala come una delle band coldwave più interessanti del presente.
Il gruppo, fondato nel 2007 a Essen, è un quintetto: Rio Black (voce, testi, tastiere), Karol (batteria), Sandy (tastiere), Trickser (chitarre) e Salvina (basso).
La nuova prova segna un ulteriore passo avanti, con un album denso di concetti, in rigoroso chiaroscuro. Gli Atomic Neon hanno saputo coniugare in maniera attuale la malinconia e l'introspezione tipica della darkwave anni 80, aggiornandole alla società sfuggente e alienante del nuovo millennio.

Rispetto al passato, c'è maggiore ricerca, sia interiore, sia di suoni-arrangiamenti. Ancora sono presenti alcuni temi ricorrenti: la tristezza mostrata come un percorso interno ineluttabile, l'amore perduto, la sconfitta, la solitudine. Brani solidi e travolgenti si alternano a canzoni più evanescenti, costruzioni variegate per assecondare differenti stati d'animo.
Le loro tipiche chitarre distorte si sposano a tappeti di tastiere, su linee di basso cupe, ora lente ora velocissime, come a descrivere un rovello interiore; la batteria scandisce il tutto, mentre la voce, a tratti, acquista una nuova centralità.

"Alien" apre il disco con un intro straniante e scuro, dalle tonalità riflessive. "Empty" ha già caratteristiche darkwave più sostenute, con un efficace dialogo basso-chitarra in passaggi romantici e struggenti. "Change" si segnala invece come uno dei brani più "cattivi" del disco, con il suo andamento piacevolmente ossessivo e una voce più marcata.
In "She" vince una melodia sentimentale d'ascendenza Cure, suggestiva l'atmosfera disegnata dalle chitarre, una specie di tela in cui si resta impigliati volentieri. "Welt Ohne Farbe" è un altro saggio di pop-wave dolceamara, con la chitarra che torna in primo piano. Segue "BoOom", che pare iniziare come una nursery-rhyme, poi parte sostenuta, con ritmo spezzato e fratture melodiche, tradendo una più ruvida origine post-punk.
E' la volta di "My Cry Of Pain" un brano lirico, con qualche soluzione alla Cure, lento, cadenzato, leggermente cantilenante. "Weep" è una ballata che sconfina nel gothic-rock, così come l'altrettanto oscura "I Hate My Love", costruita su un fitto dialogo chitarra-basso, veloce e potente. "Last Light" si apre con un violoncello romantico che dialoga con la chitarra in un'atmosfera opalescente.
Nostalgie gothic-pop pervadono anche "I Am Black", veloce e trascinante, e la più atmosferica "Without You", che si libra in un crescendo di tutti gli strumenti: suono e rumore, armonia e dissonanze a sottolineare un'assenza. A chiudere, "Alone", con la parte di chitarra acustica in evidenza, quasi a marcare un avvicinamento alla realtà di tutti i giorni, di ritorno dalle esplorazioni siderali del disco.

L'attività attuale degli Atomic Neon non è limitata a "Change", è uscito anche un singolo in vinile in 7" "A Desperate Dream" per la Plastic Frog Records, con 3 brani inediti. La band compare anche nella raccolta "Black Snow Vol. 2" e in "Zwischenfall - A New Decade Vol. 1".

 

15/06/2011

Tracklist

  1. Alien
  2. Empty
  3. Change
  4. She
  5. Welt Ohne Farbe
  6. BoOom
  7. My Cry of Pain
  8. Weep
  9. I Hate My Love
  10. Last Light
  11. I Am Black
  12. Without You
  13. Alone