Pochi mesi fa vi parlavamo dei
Crash Of Rhinos, esordiente band inglese dedita a un
hardcore teso e furente. Il loro chitarrista, Richard Birkin, si cela sotto il
moniker di Emphemetry, per suonare qualcosa di completamente diverso.
"A Lullaby Hum For Tired Streets" è un'opera essenzialmente acustica, introdotta da un mellifluo tappeto di archi sulla cui trama si trascinano poche e ripetitive note di chitarra ("After Catalunya"). Il tono da
folksinger dimesso e nostalgico permea tutto l'album: canzoni come "Four Million Silhouettes" o "So Long Magic Helper" sono senza dubbio ben fatte, ma non trasudano alcuna emozione, paiono asettiche e poco originali (nulla a che vedere, tanto per fare un esempio, con il poetico
slow-folk dei
Low Anthem).
Più personalità emerge dai dieci minuti di "Francis Thompson", la quale nasce da una minimale melodia chitarristica per poi svilupparsi in una marziale coda di piano e batteria, e liquefarsi infine in un drone ambientale, con uno stile cinematografico e atmosferico a metà tra
Mogwai ed
Early Day Miners.
Troppo poco comunque per consigliare l'acquisto di un disco dove gli arpeggi sono tanti ma le buone idee un po' meno.
10/12/2011