Vincenzo Fasano

Il sangue

2011 (Venus / Eclectic Circus)
cantautorato

Attrarre gli opposti fa parte del dna umano e artistico di Vincenzo Fasano, mantovano di nascita ma figlio di genitori siciliani, così come diretta discendente della tradizione cantautorale è la sua musica, eppure al tempo stesso moderna e quantomai attuale. Distanze destinate ad annullarsi nel rapporto tra il nord e il sud che scorrono in quel sangue che Fasano mette nel titolo dell'album d'esordio, programmaticamente. 

Storie agrodolci, avvolte in egual misura da ironia e malinconia, eppure mai caratterizzate né dall'una né dall'altra. Storie declinate in prima persona ma appena accennate, mai scavate in profondità. Storie popolari trasposte in musica in maniera raffinata. I riferimenti sono tutt'altro che nascosti: Rino Gaetano nei brani più "battaglieri", Lucio Battisti quando a farsi spazio è una vena di poesia. La musica di Fasano, tuttavia, si muove in ogni direzione, da nord a sud, da est a ovest, si plasma nel tango di "Paiettes" e "La sindrome di Stoccolma", a cavallo tra Sudamerica e Pianura Padana, oppure nel lucido folk-rock di "Non Ritiro Quel Che Ho Detto" e "Il Sangue", nella quale Fasano - quantomai "vicino" a Brunori Sas e accompagnato con chitarra e voce dal concittadino Gionata Mirai - ci ricorda che "siamo tutti sudisti a qualcuno". Il malinconico rancore di "Mal d'Africa" introduce al lato più propriamente cantautorale di Fasano, accompagnato solo dalla chitarra acustica. Il pianoforte che correda "Se Fossi In Me" porta invece la firma del secondo e ultimo ospite mantovano dell'album: Dino Fumaretto. Persino l'ansiotica "Il Farmaco Etico" si scioglie in uno strumentale di raffinata bellezza, chiudendo il lavoro in un tono vagamente solenne. 

Pur trattandosi di un esordio sulla lunga distanza (l'anno scorso era uscito un Ep), i riflettori erano già da tempo puntati su Vincenzo Fasano, atteso in qualche modo a confermare quanto di buono si diceva sul suo conto. L'artista virgiliano ne esce con intelligenza, puntando tutto sulla semplicità della forma e sulla forza dei contenuti, non senza un occhio di riguardo alla qualità degli arrangiamenti. L'unico appunto possibile riguarda la personalità: forse un pizzico in più non farebbe male, e in tal senso aspettiamo Fasano all'atto secondo.

04/10/2011

Tracklist

1. Non ritiro quel che ho detto
2. Il sangue
3. Mal d'Africa
4. Paiettes
5. Uccidere per combattere
6. Se fossi in me
7. La sindrome di Stoccolma
8. A bocca aperta
9. È come un gioco
10. Il farmaco etico

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