Loves

...Love You

2011 (Fortuna Pop)
alt-pop

I gallesi Loves di Simon Love sono una creatura informe (oltre trenta i membri che si sono alternati al fianco del leader) che da ormai un decennio si muove nel sottobosco britannico con l'obiettivo, consapevole o meno, di conservare la storia della musica indie-pop della terra d'Albione degli ultimi cinquant'anni. Nei quattro album e negli innumerevoli Ep dati alle stampe, la band ha sposato il twee-pop zuccheroso, i Beatles più commerciali, il rock acido dei Velvet Underground (infatti troviamo anche Doug Yule, il "sostituto" di John Cale al fianco di Lou Reed, a fare da comparsa in "It's...The End Of The World"), il britpop degli anni 90, arrivando a sfiorare la scena di Madchester, e anche stavolta non sfugge a questa regola.

"...Love You" (che, come annunciato da Love stesso, sarà l'ultimo album dei Loves) guarda al passato in maniera quasi inevitabile, ma pur risultando fin troppo citazionista riesce a evitare le pastoie dell'emulazione, centrifugando molteplici influenze in un frullato frizzante e gustoso.
Dieci pezzi, neanche trenta minuti di musica che scivola dolcemente come la brezza primaverile sul volto e tutto si dissolve come zucchero filato nelle fauci di un bambino. In "WTF? (Or How I Realised I'd Wasted My Life)", traccia di apertura del disco, i gallesi sembrano i Blur ubriachi che scimmiottano gli Stone Roses. Atmosfere psichedeliche da garage-bubble-pop la fanno da padrone nella doppietta "Bubblegum"-"O! My Gawd", prima che in "I Lost My Doll To Rock & Roll" Love si tuffi in una ballata acustica dal sapore stonesiano. Con "That Boy Is Mine" si torna nella Liverpool di beatlesiana memoria, mentre "I Want Love & Affection (Not The House Of Correction)" strizza l'occhio al rock'n'roll. Il blues-rock sporco dal retrogusto velvettiano "King Kong Blues" lascia presto il passo all'arioso singolo radiofonico "December Boy". "It's...The End Of The World" ha un sapore quasi da canzone natalizia, che la morbidezza lo-fi di "The Very Stars Were Meant For Us" addirittura rinforza.

Il commiato di Simon Love (almeno per quanto riguarda il progetto Loves) di certo non porterà nessuno al suicidio, sia chiaro. Ma la miscela post-moderna dei gallesi ha il suo fascino, la sua coesione, la sua cifra stilistica. Chi si farà detentore della tradizione musicale brit?

27/04/2011

Tracklist

  1. WTF (Or How I Realised I'd Wasted My Life)
  2. Bubblegum
  3. O! My Gawd
  4. I Lost My Doll To Rock & Roll
  5. That Boy Is Mine
  6. I Want Love & Affection (Not The House Of Correction)
  7. King Kong Blues
  8. December Boy
  9. It's... The End Of The World
  10. The Very Stars Were Meant For Us

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