Una storia a lieto fine che potrebbe far passare in secondo piano l'ammaliante miscela sonora trovata dai Madam. Un sensuale intruglio folk-rock dal gusto fortemente notturno, a tratti più carezzevole, a tratti più ruvido, nel quale la voce gracile di Sukie viene pungolata dal lieve fingerpicking della chitarra acustica e dai decisi interventi del violoncello. Come se PJ Harvey si fosse fatta fare le manicure dai Sodastream guardando un film di Lynch.
È una sinuosa regata di emozioni quella nella quale veniamo attirati nei 35 minuti di "Gone Before Morning". Dal folk arioso e dolente di "You Lead, I Follow", a quello rockeggiante di "The Ground Will Claim You" fino a quello cupo e desertico di "The Snake", la voce e le liriche della Smith sanno ammaliare in molti modi diversi.
Si sfiora rumorismi velvettiani in "Weekend Love", prima di tornare alla morbidezza country-folk di "Tar And Serpents". Atmosfere quasi downtempo si affacciano in "Someone In Love", ma si torna presto nella polvere con la scarna "Cover The Ground", che fa da apripista alla soffice passeggiata "If You're Looking For a Way Out". Si precipita nei bassifondi per "Marine Boy", prima di riemergere con fatica nella conturbante ballata finale "Ride The Waves".
Sukie Smith ha già annunciato che tornerà a rivolgersi a Pledge Music per reperire i fondi per il suo prossimo disco. Tempi di magra, tocca chiedere ai già tartassati cittadini di questi tempi di crisi di sostenere anche l'arte. In questo caso, però, ne vale davvero la pena.
(06/01/2012)