Newtone2060

Shot

2011 (Fratto9)
post-rock, avantgarde

Newtone2060 è il nome del trio formato da Marco Albert (voce e effetti), Cristiano Calcagnile (batteria, persussioni, oggetti, DrumTableGuitar, effetti) e Salvatore Sammartino (giradischi), tutti e tre provenienti da esperienze d'avanguardia. Il compito del gruppo sembra essere quello della dissezione di jazz-rock e della muzak esotica, per poi riemetterli come poltiglia abbruttita. Il loro primo disco, "Newtone2060" (Setola Di Maiale, 2009) comunica da subito l'aspetto improvvisativo casuale, e il loro amore per il cut-up e il frammento di vecchi brani rielaborati. Nell'uso dissonante delle sorgenti campionate e nel mix austero tra parti suonate e parti pre-incise e elettroniche, richiamano tanto i Vas Deferens Organization quanto l'apocalisse muta dei Faust. Il seguito, "Extracts" (Manic Discs, 2011), suona più oscuro, elettronico e non-musicale, una sorta di loro "Caution Radiation Area".

 

Quindi la Fratto9 pubblica "Shot". "How Is Your Heart?" utilizza dapprima la voce in luogo delle percussioni, alla Wyatt, poi diventa dub orrendo, a evocare sia degli Swans i cui musicisti sono diventati dei mutanti sub-umani apatici, o l'"Albatross" dei Pil ancor più degenerato. "My Favourite Things", basato sull'arcinoto standard, è un pot-pourri di campioni e scenografie tarpate, mentre la voce vi delira sopra.

Altre parate creative sono "Love&Fame&Death", che passa da swing martoriato a battito multi-ritmico, con vortici di voci tutt'attorno che dissolvono pian piano le ultime briciole jazz, e "Those Who Preach God Need God", un esercizio su come trasformare l'easy listening di Broadway in free-jazz. In generale, i sample intervengono senza coscienza, in un perpetuo moto di trasformazione (che a volte non trova sviluppo intelligibile).

Le ultime "canzoni" sono molto più limitate, centrate perlopiù sulla voce recitante.

 

Impressiona per le novità di sound, un ardimento ancor più spaccatesta. Non impressiona, e anzi delude, per il risaputo Bukowski, le cui liriche declamate - sponsorizzate dalla critica come fossero oro colato - fiaccano buona parte dei loro puzzle, piuttosto basati su spunti jazz (Mingus) e ballad (Spandau Ballet), e trasformati in frankenstein industriali. Il ritmo, depresso, materico, scavato, è tutto un nervo. Pubblicato su vinile 12", disegno di copertina tratto da un incompiuto originale del bozzettista milanese Elio Scintu.

 

24/10/2011

Tracklist

1.  How Is Your Heart?
2.  My Favourite Things
3.  Those Who Preach God Need God
4.  Through the Barricades
5.  Love&Fame&Death
6.  Amazing
7.  Goodbye Pork Pie Hat
8.  Everytime She Calls You Go Crazy

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