Puerto Rico Flowers

Pubblicato lo scorso giugno dalla Fan Death Records, "7" (come il numero delle tracce ivi contenute) rappresenta l'esordio su full length di Puerto Rico Flowers e segue il 12 pollici "4" e il 7 pollici "2", chiaramente denominati secondo lo stesso criterio.
John Sharkey III, già cantante dei controversi (per testi e atteggiamento live) Cockleaner, è la persona che si cela dietro questo interessante progetto di wave gotica.

Il sound dei Puerto Rico Flowers, melodicamente oscuro dal primo all'ultimo minuto dell'album, porta subito alla mente una versione "dark" dei Depeche Mode (il timbro vocale di Sharkey é a metà tra Dave Gahan e Peter Murphy).
L'opera riesce però a smarcarsi dal mero citazionismo grazie proprio alla voce, che intraprende un'interpretazione da crooner molto sentita, e al riuscito ed essenziale intreccio di basso, synth e batteria.

E così, fin dalle iniziali "I Feel Good" e "3 Sisters", i synth darkeggianti e ottantiani sono in bella  evidenza, ma vengono supportati da una sezione ritmica molto rock, un aspetto questo che si accentua in brani come "The Pain Comes Slowly" e "Burning Down Your House", scandite dal basso distorto e magnetico.
"Freezing Tears", il brano più retrò e tinto di wave malinconica, con il suo incedere ipnotico rappresenta l'ideale singolo di un album che, pur peccando un po' in termini di varietà, non presenta cali di sorta lungo tutta la sua durata.

"7" risulta assolutamente accattivante nella sua essenzialità, e in tal senso la copertina, con il suo design minimale, rappresenta la migliore descrizione del contenuto.
E' un album "pop" e al tempo stesso minacciosamente oscuro, un connubio all'apparenza difficile ma che qui emerge in totale spontaneità, e piacerà sicuramente agli amanti delle sonorità dark che ancora riescono a emozionarsi.

03/10/2011