Joel Harrison / Lorenzo Feliciati

Holy Abyss

2012 (Cuneiform)
jazz

Recupero “in extremis” del penultimo album del chitarrista americano del “nuovo jazz” Joel Harrison, uscito lo scorso anno per la Cuneiform. Harrison è uno strumentista assai raffinato ed eclettico, che ha già alle spalle una nutrita discografia, seppur di livello altalenante (ha più volte strizzato l’occhio al mainstream vero e proprio collaborando con la vocalist Norah Jones). “Holy Abyss”, per fortuna, appartiene alla produzione creativa del chitarrista e, per questa occasione, si è circondato di strumentisti di prima categoria, come Lorenzo Feliciati (un astro nascente come bassista), del trombettista vietnamita Cuong Vu (già negli ultimi gruppi di Pat Metheny), del batterista Dan Weiss e del tastierista Roy Powell.

L’album è soprattutto un’espressione forbita di stili, che va dal jazz mellifluo di “Requiem Fora n Unknown Soldier” all’hard-bop di marca Blue Note di “Saturday Night in Pendleton” e “Small Table Rules”. “Faith” (la composizione migliore di tutto il disco, a firma di Vu) e “That Evening” fanno tesoro della fusion post-moderna di grandi chitarristi come Bill Frisell e David Torn. L’altro fiore all’occhiello è “Solos”, che potrebbe essere degli Empty Suits di Bobby Previte. Decisamente distanti dal jazz post-davisiano di Rob Mazurek (Chicago Underground Trio e Orchestra), questi musicisti riprendono comunque in mano tutti gli stilemi jazz classici del passato, filtrandoli con una sensibilità del tutto moderna. Roy Powell potrebbe essere qui una specie di Wayne Horvitz della situazione, mentre Joel Harrison quello di Frisell/Metheny e Feliciati nei panni di Stanley Clarke.

11/01/2013

Tracklist

  1. Requiem for an Unknown Soldier
  2. Saturday Night in Pendleton
  3. Small Table Rules
  4. Faith
  5. Solos
  6. North Wind
  7. Old and New
  8. That Evening