Admiral Fallow

Tree Bursts In Snow

2012 (Nettwerk)
pop-soul

Il secondo episodio discografico degli scozzesi Admiral Fallow dovrebbe intitolarsi "The Difficult Side Of Pop". È notoriamente più difficile dare un seguito efficace a un album di canzoni pop d'autore piuttosto che a un progetto rock o sperimentale, ma "Tree Bursts In Snow" ci riesce.
Il primo disco "Boots Met My Face" ha riportato sotto i riflettori della stampa la produzione della terra degli Albannach. La frustrazione e l'handicap psicologico che seguono tale attenzione sono evidenti nelle tracce sonore di "Tree Bursts In Snow": la band non tralascia le suggestioni dell'esordio, convinta che il messaggio raccolto nel primo album sia arrivato al pubblico in ritardo.
 
I toni sono più robusti, il suono si è rinvigorito, assimilando elementi sonori più marcatamente made in Usa, tra i quali sono sempre presenti tracce di folk celtico e di musica soul. La personalità di Louis Abbott emerge dalla quantità di flussi poetici seminati tra le corpose dieci canzoni, mentre flauto e clarinetto stemperano e caratterizzano il sound con una dolcezza che esplode e raccorda anni di tradizione scozzese.
Calda, avvolgente, sempre confortevole, la musica degli Admiral Fallow non ha eguali tra i contemporanei: spunti molteplici e corali vivono di diversità stilistica con fiati, tastiere, melodica, fisarmonica, clarinetto, flauto e il classico set pop-rock per una musica ricca di sfumature. La nuova veste sonora degli Admiral Fallow è meno devota alle regole del chamber-pop romantico, e la spiritualità del gruppo si manifesta con ritmi furiosi e ballate ricche di tenerezza. L'uptempo "The Paper Trench" alza il livello emotivo con un'enfasi destinata a riempire gli stadi virtuali della fruizione del pop ed è un segnale di grande forza lirica.
L'immagine del proiettile d'artiglieria esploso nella neve degli alberi, che Louis Abbott indica come vero significato del titolo ("Tree Bursts In Snow") è esplicativa della forza poetica dell'album. L'evoluzione emotiva della canzone che apre il disco, "Tree Bursts", candida subito gli Admiral Fallow come la risposta scozzese agli Elbow.
L'apporto vocale di Sarah Hayes è più evidente in questo secondo capitolo, e non è un caso che il funk-soul di "Beetle In The Box" sia il primo approdo sicuro per chi vuole entrare nel cuore pulsante del loro suono: il duetto vocale si snoda come un duello che vede vincitori entrambi, mentre la band assesta una delle più corpose costruzioni pop dell'anno in corso.

Dopo aver rinnovato il fulgore del "suono Postcard", gli Admiral Fallow offrono più di uno spunto vincente per la conquista degli stadi. "Isn't This World Enough?" è un potenziale tormentone folk-pop con la sua amara riflessione su quel disagio esistenziale che nasce dalla quotidianità familiare, mentre "Guest Of The Government" riduce a giostra felliniana il gioco del potere politico e la fine della rappresentanza popolare.
Louis Abbott è sempre abile nel rappresentare le difficoltà sociali e quelle personali con la stessa veemenza, e tanto le dolcezze orchestrali di "Old Fools" quanto le perplessità stilistiche di "Burn" sono ricche del giusto pathos.

Pur mostrando qualche passo incerto in "The Way You Were Raised" e nelle tentazioni hard della piacevolmente ruffiana "Brother", il gruppo si candida come il punto di forza della riscossa scozzese. Mentre scorrono i titoli di coda della malinconica ballad "Oh, Oscar", si accentua la certezza che "Tree Bursts In Snow" riscalderà il cuore di una generazione in cui si sta risvegliando lo sdegno civile.

10/06/2012

Tracklist

  1. Tree Bursts
  2. The Paper Trench
  3. Guest Of The Government
  4. Beetle In The Box
  5. Old Fools
  6. Isn't This World Enough??
  7. Brother
  8. The Way You Were Raised
  9. Burn
  10. Oh, Oscar

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