A un solo anno dall'acustico e suadente "Let Yourself Be Huge", il compositore statunitense torna un po' alle radici elettriche, math che hanno contraddistinto principalmente la sua carriera.
Non c'è niente da reinventare, poco da sperimentare, se si guarda a sonorità e soluzioni, nella musica di "Fade". Ma è rara, nel genere, la capacità di emozionare, di suonare sempre organici e mai forzati: indurre movimenti chitarristici come fossero naturali estroflessioni degli arti, inarcamenti, veri e propri spasmi anche, un trionfo plastico di figure scultoree, proiettate sullo sfondo di un paesaggio terrestre e irreale al tempo stesso, come un tramonto immobile sull'oceano.
Ben Sharp aggiunge insomma, nel suo straordinario momento di forma, un altro tassello alla sua "piccola leggenda" di musicista amante del DIY e del download libero (album scaricabile con offerta libera).
(12/08/2012)