Echi di un sonar ripetitivo e distante introducono la prima pubblicazione su vinile targata Concessionaires, nome scelto dal critico musicale Brad Rose e dal chitarrista Pete Fosco per il loro progetto ambient drone.
Le lunghe jam a base di Telecaster e sintetizzatori sono state processate, elaborate e remixate fino ad ottenere una pulsazione costante di drone meccanici, molto adatta per far da colonna sonora a un'odissea spaziale.
Per la verità qualche sbadiglio non manca: "Skeleton Summer", ad esempio, non è altro che una lunga interferenza durante la quale accade ben poco. In compenso il pauroso organo rituale e ovattato che "Gaze Locked" lascia trasparire, nonché i lontani pad cinematografici di "Flat Pink Octagon", donano un certo spessore ad "Artificial Interface", opera che gli amanti della fantascienza apprezzeranno di certo.
15/03/2012