Non si fermano un attimo Ninni Morgia e Silvia Kastel che, sull’onda degli accartocciamenti post-industriali di “The Fugitives”, evidentemente sentono di poter dare ancora molto in termini di disgregazione sonora e psichica. Perché questo è “Oto Live” - registrazione di un set dal vivo tenuto dal ferale duo al caffè Oto di Londra a metà giugno - ossia destrutturazione delle forme sonore secondo dinamiche nervose e disturbanti, al punto da giungere alle soglie del noise più estremo.
Tra urla sconnesse, chitarre grattugiate e synth cancerogeni, le sei tracce ivi raccolte hanno l’aspetto di una nuvola gravida di polvere grigia e di frammenti radioattivi, insomma roba altamente tossica. Chi volesse apprezzare la musicalità (per quanto malata) dei Control Unit, farebbe bene ad ascoltarsi l'ottimo “The Fugitives”, “Oto Live” è da usare come strumento di autoflagellazione, casomai vi fosse difficile reperire il cilicio.
31/12/2012