Dan Melchior torna e l'affare si fa sempre più complicato e lo-fi.
Ormai lontano dal garage e dal blues, in questo "Excerpts (& Half-Speeds)" lo troviamo, infatti, alle prese con gli anfratti più visionari e sperimentali della sua poetica. I due lati del vinile mettono in scena un universo tanto sballato quanto innocuo, capace di stendere, uno dietro l'altro, vocalizzi alticci, piccole e melanconiche romanze pianistiche, chitarre pizzicate nell'ombra, sciami elettrici, deliri per frequenze e musica concreta che sembrano voler riportare a galla gli esperimenti più astrusi dei Pink Floyd di "Ummagumma" e, ancora, divagazioni jazz&blues, aurore cosmiche, perlustrazioni weird-qualsiasi-cosa e labirinti chitarristici senza uscita.
Un disco che vorrebbe fare della frammentazione e della dispersività il suo punto di forza ma che, invece, si risolve in un colossale buco nell'acqua.
05/04/2012