Il marchio di fabbrica - che sia DenMother o Orphan | Oliver - è grosso modo sempre lo stesso: un'insalatiera composta di drone, dark-wave e minimalismo servito e condito da delicate e grigie sfumature ethereal.
Una Weyes Blood meno sognante ma più diabolica e aggressiva si cela sotto armonie di "Liar". Nella psichedelica e krauta "Glue" le tonalità sembrano assumere cadenze apocalittiche che richiamano e reclamano un doveroso ripescaggio dello strepitoso album "Hesperia" delle Magdalena Solis. Il lato A di questa cassetta termina con il remix di "Night Streets": il giusto connubio fra la moderna e malsana witch-house degli Aaimon e l'electro-pop degli Austra.
Il lato B si apre dai canti sireneschi di "Stars": riverberata dark-wave a metà strada tra la nostrana Mushy e i Tearwave. Quel pizzico di dronico e misticismo celeste che si percepisce in "Paper Doll" è invece il perfetto proseguimento, mentre i trentuno minuti del disco sono chiusi dalle struggenti e malinconiche note di "What I Would Want For You": semplici ed eteree melodie che inchiodano l'ascoltatore allo stereo costringendolo alla doppia passata.
"Insides Out" suona come un album triste, e perciò prestate molta attenzione, poiché se ci si trova in una condizione di fragilità interiore potrebbe anche scendere una piccola lacrima.
(10/09/2012)