Evoken

Gli Evoken sono una delle formazioni più in vista del panorama funeral-doom. A cinque anni dall'ultima release ("A Caress Of The Void"), dopo aver firmato per la Profound Lore, tornano sul luogo del delitto con le monumentali pagine di "Atra Mors", titolo emblematico che racchiude in sé tutto il significato ultimo di un suono pesante e scurissimo ma anche lirico ed evocativo.

Lavoro sicuramente di classe, ma sostanzialmente destinato agli appassionati di queste sonorità oltre che, ovviamente, agli aficionados della band americana, "Atra Mors" si apre con un brano eponimo che procede dentro lande disperate e cupissime, alternando scariche sature ed evocazioni atmosferiche, torbide visioni demoniache ed esalazioni celestiali. In controluce, è manifesto un impianto di matrice neoclassica, fondamentale come contraltare per le arcigne evoluzioni chitarristiche e le abnormi gragnuole vocali, non di rado spinte verso estremi death ("Descent Into Chaotic Dream", "Grim Eloquence", "The Unechoing Dread").

La volontà di guardare, comunque, oltre gli steccati del genere porta le chitarre e le tastiere di "Requies Aeterna" e di "Into Aphotic Devastation" a vestirsi di sostanza spaziale e pinkfloydiana, ma è uno dei pochi diversivi con cui la band cerca di smuovere un po' le acque di un disco complessivamente ben fatto, ma non essenziale.

28/08/2012