Le canzoni di "Moth" hanno come plus decisivo un tono ingenuo e malinconico, più che etereo e blando, aldilà delle composizioni che effettivamente ricordano molto le band già citate (da "Starlight Starlight" - che, mi dicono, essere inoltre plagio dei Fitness Forever - che ha il drive afoso e oblivious di "Summer Holiday", a "This Love Will Lead You On", che dei Pains ha invece il tiro; "Emily" ha quella progressione chitarristica che è tipica dei Veronica).
Qualcosa, però, della convinzione e della personalità della grande band la mostrano, ad esempio in "Moth-Eaten Memories", che mostra quella strana, incosciente e incosapevole "onestà", in una fusione espressiva tra i Teenage Fanclub di "Bandwagonesque" e del Gibbard più giovane e inesperto.
Sono però dettagli di un disco che si ferma a metà del guado, che servirà più che altro agli Exlovers a tastare il terreno, a fare un (bel) po' di live e - magari - a ripresentarsi con qualche ambizione in più.
(20/06/2012)