Il disco si apre sulle implosioni al silicio di “Europa”, una passeggita notturna degna del più elegiaco Pole. Le basse frequenze invadono lo spettro sonoro anche quando uno strumento acustico cerca di raccontare una melodia sull'orizzonte degli eventi (“Slow Waves”, “Ebbing”). Acustico ed elettronico si fondono nel mondo musicale di Kane Ikin per costruire scenari incantevoli che attraggono i neuroni con invisibili moti centripeti.
Su “Rhea” i bassi sprofondano in un vortice che non sfigurerebbe in una danza dei Massive Attack. “Lo” è una cartolina degna del più visionario Brian Eno. A metà scaletta le tracce del disco cominciano a scorrere come un flusso omogeneo, ravvivate da lenti beat(s) foderati di pesanti manipolazioni digitali. L'effetto è quello di una sorta di muzak futuristica altamente suggestiva, in grado di cortocircuitare trip-hop, techno-dub e micro-ambient.
Il master del disco è stato curato da Taylor Deupree. Il cd è stato stampato su carta riciclata in un'edizione limitata di appena 500 copie. Affrettatevi.
(24/12/2012)