Kiko C. Esseiva

Drole d'Oiseaux

2012 (Hinterzimmer)
avant-garde

L'elvetico-ispanico francofono Kiko C. Esseiva è uno sperimentatore riconducibile a un filone ormai sviluppatissimo ad oggi, che si rifà in gran parte alla drone music e all'avanguardia concreta che il GRM di Schaeffer partorì e che ispira tutt'oggi numerosi mondi. "Drole d'Oiseaux" è il suo settimo parto, secondo su Hinterzimmer, fra le etichette maggiormente d'élite in ambito avantgarde. La formula di Esseiva è la stessa da sempre propostaci: droni elettro-acustici dilatati all'infinito sulla scia di Jim O'Rourke su cui si alternano sample d'ogni tipo, dalle field recordings di Tom Lawrence a rumorismi glitch, per giungere a impazzite schegge à-la-Basinski o a quieti scheletri marcatamente asettici memori di Tor Lundvall.

In questa nuova pubblicazione, però, il Nostro pare aver raggiunto una sorta di saturazione evolutiva che si manifesta in un lavoro spento e ripetitivo, privo di qualsivoglia spunto di disamina. Due brevi brani, un'ouverture impercettibile e una cascata di campionamenti vuoti ("Lézardes"), poi due suite: "Safe 'n' Sound", venti minuti di accademico Esseiva nemmeno particolarmente abile, stavolta, nella scelta di campioni che destino da un sonno profondo - non è certo la quasi inudibile voce di donna in orgasmo a destare il torpore, incapace persino di rendere erotici i sogni del già coricato ascoltatore - poi "Je Vole", forse l'episodio migliore dell'album ma pienamente rientrante in un cliché già sentito e risentito, venti minuti di riverberi ambientali a tratti quasi romantici, con le solite frustate di campioni concreti a ricomparire ogni tanto.

Non può esservi contraddizione maggiore, per un'opera nata con l'intento di porsi in avanguardia, che risultare uno sguardo verso lidi più che mai già esplorati. Ed è proprio questo che accade in quest'album: è il trionfo dell'avanguardia che fu, oggi ancora marcatamente presente ma come base da cui partire, non come fulcro di un percorso di ricerca. Col senno di poi, Esseiva ha saputo dimostrarsi probabilmente più abile nel suonare "nuovo" col "vecchio", nascondendo con un gran mestiere e scelte azzeccatissime una certa staticità: un talento notevole, culminato in opere ad oggi attualissime, "Musique Pour Haut-Parleurs" su tutte. Ma il meccanismo pare essersi inceppato, probabilmente a causa di un sovrasfruttamento negli oltre dieci anni di carriera del musicista. Inceppo che pare dunque difficilmente riparabile, se non con un cambio di rotta notevole, nel quale però sarebbe surreale riporre speranze o aspettative.

31/05/2012

Tracklist

  1. Epigraph Et Ouverture
  2. Safe 'n' Sound
  3. Lézardes
  4. Je Vole