Questo per dire che il momento d'oro dello "spaghetti sound" non sembra essere passato: nel campo della psichedelica più oscura e degradata i nostri continuano a dettar legge. Se vi piacciono Mamuthones, Squadra Omega, Father Murphy, Cannibal Movie, Heroin In Tahiti e altri degenerati di simile fatta(nza), allora la Piramide di Sangue fa proprio al caso vostro. In due parole si tratta del progetto di Stefano Isaia, ugola dei Movie Star Junkies - già autore di una prima cassettina uscita a nome Gianni Giublena Rosacroce - che qui si fregia dell'aiuto di altri sei musicisti fumati di brutto. Per fare cosa? Semplicemente per spappolarvi le cervella e friggervele al sole, alla maniera di formazioni come Aktuala, Agitation Free, Beetween, Sensations' Fix, Missing Brazilians e Gala Drop. Insomma, siamo dalle parti di una psichedelica krauta (finto) etno dall'impianto ritmico poderoso, da cui emerge un senso di straniamento legato al caldo e all'asfalto, a qualcosa di psicotico e malato per quanto sottilmente ironico (guardatevi il video di "Sandalo"); al contempo viene stimolata una percezione di dannata precarietà, come sentire "l'odore appiccicoso" del kebab o come guardare degli ambulanti extracomunitari vagare senza meta per i mercatini rionali di Roma.
Il tratto distintivo di "Tebe" è, infatti, una sorta di instabilità ovattata - nel senso che i pezzi sembrano inizialmente reggersi su strutture ripetitive e persino prevedibili, salvo poi distendersi lungo direttrici avventurose. Di grande impatto sono le ritmiche, ed è intorno ad esse che vanno ad annodarsi il resto degli eventi sonori, comprese le sfiammate di clarinetto e di synth. È probabile che dal vivo suonino ancor più esplosivi, perciò sarebbe auspicabile un'apparizione sanremese: se ne hanno fatta una a testa Avion Travel e Quintorigo, perché non La Piramide di Sangue?
(27/07/2012)