Una dietro l'altra, "Fly By Night", "Torn Portrait" e "Reproductive" vanno a costruire un trittico iniziale niente male, un bel biglietto da visita per quanti non hanno ancora avuto modo di fare la loro conoscenza. Assaggia il noise e se ne innamora perdutamente, invece, il secondo trittico, quello della "Trilogy 4-5-6", un carroarmato accecato dall'odio più viscerale che sfiora anche la scorreria grindcore.
Composto e registrato (con la supervisione di Jack Shirley) durante una fase non particolarmente felice per la band, "I.V." riceve in dote da quel periodo di crisi esistenziale una manciata di brani che rilancia le loro quotazioni, grazie anche ad un equilibrio finalmente rintracciato tra l'influenza della storica scena HC della Bay Area e le loro tentazioni innovative.
"Uselessness" attacca, s'interroga e vomita veleno, "Aside From This Distant Shadow, There Is Nothing Left" vanta un attacco mozzafiato, "Biography" indirizza verso la fine, con gli occhi iniettati di sangue. La fine, poi: "Diamond Tooth", marcia funebre metallica, marziale, terminale.
Niente male per smaltire le scorie natalizie...
(05/01/2012)