Lone Wolf

The Lovers

2012 (Self-released via Pledge Music)
alt-synth-pop, songwriter

La capacità di saper guardare avanti senza ripetere i passi già compiuti è segno anche di una maggior consapevolezza di sé – in questo, Paul Marshall non è secondo a nessuno. Anche in questo disco si avvera un’esperienza di comunicazione con l’altro totale e impossibile da ignorare, acuita qui dalla volontà del cantautore inglese di presentarsi senza strumenti acustici, in qualche modo più nudo del contrario.
Lasciare la Bella Union per auto-prodursi questo “The Lovers” attraverso una campagna presso i propri fan dice molto dello stato del mondo discografico, e il risultato è stato senza dubbio incoraggiante: il finanziamento totale è stato raggiunto in un solo mese.

Certamente una deviazione dal folk teatrale, barocco, una scenografia di un Io decadente, di “The Devil And I”, “The Lovers” non ha in realtà molto di sperimentale, nè di inaspettato. Non è naturalmente un mistero che Lone Wolf abbia aperto i concerti, a un certo punto, dei Wild Beasts, e molto di questo nuovo disco sembra prendere da quella esperienza.
Una miscela di sintetizzatori, di un basso sempre in evidenza, che a volte rappresenta quasi l’unico accompagnamento di Marshall (la title track), di ritmi spezzati e sottocutanei, impressioni che vengono da New Order e Sigur Ros in maniera uguale.

Lone Wolf ha imboccato insomma una strada – e una serie di soluzioni – che è un po’ la più sicura in questo momento per ostentare una cosiddetta “evoluzione artistica” (lo stesso Conor O’Brien e, in maniera un po’ diversa, anche John Grant sembrano indicare che la prenderanno). Per quanto insomma le idee musicali, pur pesando sull’impianto estetico del disco, abbiano poco di veramente interessante, è ancora Marshall stesso a fare la differenza, con interpretazioni sempre ispiratissime e una buonissima scrittura.
Tutte le canzoni sono talmente pregevoli sul piano appunto compositivo, che sacrificarle per un sound così omologato (si vedano anche nuove band come gli Zulu Winter) sembra davvero un peccato per un artista di talento come Lone Wolf.

27/12/2012

Tracklist

  1. Intro
  2. Spies In My Heart
  3. The Swan Of Meander
  4. Ghosts of Holloway
  5. Good Life
  6. Butterfly
  7. Needles And Threads
  8. Two Good Lives
  9. The Lovers

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