La musica come chiamata alle armi. Da Fela Kuti ai Public Enemy, tanti gli artisti che tramite una canzone invitavano a stare in guardia, ad aprire gli occhi. Pure Mighty Sparrow (Slinger Francisco all'anagrafe) lo faceva, solo che le difficoltà economiche e sociali del suo Trinidad, invece che un'irruenza irruenza battagliera, come corollario avevano il calypso. E Mighty Sparrow è il calypso.
Le compilation del Nostro ormai non si contano: forse 30, magari 50. Chi vi scrive, da simpatizzante del genere, ne avrà ascoltate un paio (una era "Soca Anthology") che a detta di molti sarebbero il non plus ultra del Sparrow pensiero. Ma qui c'è da recensirne una nuova, al di là delle logiche di mercato, e se alla Strut la pubblicano forse davvero ci tengono. Intanto, noialtri abbiamo di che ascoltare, con le trascinanti "Fool Fool Fool", "Calypso Boogaloo" e la lunga, sensualissima "The Slave" a pungere e divertire.
Però, ascoltiamo e ci chiediamo nello stesso tempo: perché tra le mani si ha un cd, ma in sostanza pare di impugnare il più provato vinile? Graffi e scricchiolii come se piovesse, audio discutibile (eufemismo) e tanto amaro in bocca per un doppio che più che piacere infastidisce.
Licenziare una compilation già di suo superflua e in queste condizioni? Riversando molte delle tracce dal vinile al cd senza filtro alcuno? Tra l'altro all'appello mancano "Jean And Dinah" e "Carnival Boycott", i suoi maggiori successi.
Se volete saperne di più, ripiegate su "Soca Anthology", che se fortunati ancora la si trova.
Per la Strut, un'occasione sprecata. Eppure ci tenevano davvero tanto.
07/02/2012
Cd 1:
Cd 2: