A meno di due anni di distanza da "Tableau", che riprendeva a sua volta gli spunti del precedente omonimo Ep, tornano i Moseek, trio dell'area romana dedito a un effervescente indie-pop tendente all'alt-rock, sovente anche graffiante.
La componente elettronica resta senz'altro prevalente, ma non mancano le convincenti mitragliate di "Pills" (scelto come singolo apripista, con tanto di videoclip a corredo) pronte a dare una forgiatura più chitarristica al suono, avvicinando la band ai primi Skunk Anansie. La presenza di una voce femminile (Elisa Pucci, che si occupa anche delle sei corde) è un plus che i Moseek dimostrano di saper spendere bene, ma anche la sezione ritmica fa il suo senza mai demeritare.
Ad alto tasso energetico si dimostrano "Steal-Show" e "How To Believe", buone anche per i migliori dancefloor alternativi. L'indie-pop di "Blunder" si alterna alla perfezione con l'alt-rock di "Leaf", ma non mancano parentesi più soffici e malinconiche, concretizzate nelle sognanti ed elegantissime "In Slippers" e "Mr. Benson".
Verso il finale vengono omaggiati i Beatles nella personale rivisitazione del classico "Come Together", attraverso la quale i Moseek si prendono dei bei rischi esponendosi alle inevitabili critiche dei puristi più miopi.
"Yes, Week-end" rappresenta un ulteriore passo importante nel percorso di crescita di una band che si sta imponendo e sta guadagnando gradualmente visibilità su scala nazionale. Bei suoni e produzione eccellente, per undici tracce che si meriterebbero qualche buon passaggio radiofonico nei sempre troppo asfittici network italici.
Grandi conferme per un trio che ora inizierà a far sentire la propria voce (e i propri strumenti) sempre più forte in lungo e in largo per la penisola.
18/05/2012