ShirleySaid

Metro Lovers

2012 (Moka)
electro-indie-pop

I giovani fuggono da un’Italia in crisi, e se la destinazione Spagna va tramontando (gli iberici sono più malmessi di noi) riprende a sventolare vigorosamente la cara vecchia Union Jack. Per chi vuol fare della musica la propria ragione di vita, e magari il proprio impiego prevalente, Londra (a pari merito con New York) continua a essere la città dove i sogni possono ancora trasformarsi in realtà - motivo per il quale gli italianissimi ShirleySaid qualche anno fa decisero di trasferirsi nella capitale inglese.
Roma è una città meravigliosa, ma dal punto di vista artistico non offre le opportunità londinesi e non ha un quartiere come Soho, dove si continua a respirare la grandeur di un tempo, fra ciò che resta di Carnaby Street e i negozi di dischi che da decenni caratterizzano Berwick Street. Londra dà la possibilità di incrociarsi con altri musicisti di tutte le nazionalità, e propone un mare di locali dove poter esprimere le proprie idee musicali, davanti a platee attente e interessate.

Gli ShirleySaid sono un trio: Giulia Scarantino ci mette la voce ed il synth, Alessandro Bottari programma e suona la batteria, Simone Bozzato aziona chitarre ed effetti vari. Insieme hanno sviluppato un indie-pop declinato in salsa electro: un trionfo di calde melodie e trame dannatamente sensuali.
La loro musica è un viaggio onirico attraverso paesaggi suggestivi, che trova nelle undici tracce di “Metro Lovers” la piena maturazione, dopo due Ep pubblicati nel 2004 (“Tales From A Chambermaid”) e nel 2009 (“ShirleySaid”).

“Metro Lovers” è la perfetta colonna sonora per intense storie d’amore metropolitane del nuovo millennio, un disco che si muove sinuoso fra climax up-beat (“Rolling Star”, “Londoners”, “Zones”, “Rubik”), soluzioni più marcatamente sperimentali (“Merry-Go–Round”), riuscite ballad che si insinuano sottopelle (“It Could Be”, “Posterize Me”, probabilmente le più intrigante del lotto, “Shapes In The Distance”) e interessanti trame strumentali (“B-Lust”, “Document”).
Eleganti e ricercati, i brani di “Metro Lovers” si prestano come perfetto sottofondo per le sfilate di moda milanesi, o per essere programmati nei locali più trendy del continente, ma anche nei live club più à la page, e in effetti il trio ha sempre puntato sullo sviluppo di queste caratteristiche dedicandosi a percorsi multimediali, sposando la propria musica con altri progetti collaterali.

Non è un caso che alcuni loro brani siano stati oggetto di remix da parte di affermati dee jay, oppure utilizzati come commento sonoro per installazioni artistiche. Give my regards to London Bridge.

22/01/2013

Tracklist

  1. B-Lust
  2. Rolling Star
  3. Merry-Go-Round
  4. Londoners
  5. It Could Be
  6. Document
  7. Zones
  8. Posterize Me
  9. Rubik
  10. Shapes In The Distance
  11. That’s Not For Me

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