The Kicker

Ambition

2012 (Mareld)
dub-house

Markus Ernehed aka The Kicker è l'ultima grande promessa di quella scena elettronica, predominante nel nord Europa, il cui suono è sostanzialmente prodotto della fusione fra le forme più sincopate e lounge-oriented della house e il lato più dub dell'ambient.
Quel genere, per capirsi, che sta andando a sostituire in maniera sempre più capillare i trip sotterranei della vecchia deep-house, e che ha visto quest'anno il suo exploit maggiore nell'inattesa e riuscita svolta di DFRNT.

“Ambition” segna il debutto sulla lunga distanza del producer svedese, dopo i promettenti Ep “Apple Of My Eye” e “Thursday_Sunday” e gli esperimenti "caserecci" di stampo electro-jazz a nome McCan e Sound Riot. La "nuova" vita artistica di Ernehed si qualifica all'insegna di un sound patinato e languido, tale da inserire la sua musica nei cliché più tradizionali del filone di cui sopra.
Sorprende quindi meno del dovuto la lettura del nome di Håkan Ludvigson – magnate della Substream e padrino di buona parte della scena electro-house svedese di questo inizio decade - fra i produttori di parte dei brani, equamente divisi fra rilassate distese e saltellanti ambientazioni da retro-discoteca.

Del primo gruppo fanno parte i risultati migliori, come l'iniziale title track, la dimessa e minimale “Change Is The Only Costant”, la rilassata “Twelve” e il quasi trip-hop di “Cut Up”, mentre nella stasi di ritmica di “One” è la noia a regnare, suo malgrado, sovrana.
Sul versante del “groove”, da segnalare i dieci minuti di pura ipnosi regressiva di “Archie” e i nove a suon di sincopi e memorie jazzy di “Pads”, che corrono però il rischio di scivolare nella pacchianeria dei classici fondali sonori da lounge bar. A cadere fragorosamente in tale trappola è invece la conclusiva “Akufen”, cui spetta la palma di brutto anatroccolo assieme al pessimo esperimento beat-vocoder di “Live Slow Die Old”.

“Ambition” è lavoro spaccato in due fra alti e bassi, che non riesce però nel complesso a soddisfare del tutto le aspettative riposte su Ernehed dopo i primissimi e promettenti germogli. Si potrebbe cercare la scusante di turno e giustificare lo svedese per varie ragioni, non ultime delle quali la giovane età e l'evidente difficoltà del risultare “originali” all'interno di uno stile arduo da evolvere. Ed è proprio quest'ultima caratteristica a rendere questa nuova tendenza nordica un'ottima palestra selettiva: solo il tempo potrà dirci se The Kicker sarà l'ennesimo caso di fiore mal sbocciato o se maturerà assieme alla sua musica. Noi tifiamo per la seconda.
Rimandato, per ora.

29/10/2012

Tracklist

  1. Ambition
  2. Interlude
  3. Change Is The Only Costant
  4. Twelve
  5. Pads
  6. Open Wound
  7. Cut Up
  8. Live Slow Die Old
  9. One
  10. Archie
  11. Akufen

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