Will Hanson

Moving A Body

2012 (12/26 Music)
rock, songwriter

Archiviato dalla stampa come l'ennesimo songwriter scozzese di belle speranze, Will Hanson è un compositore dallo spettro sonoro più ampio e completo di molti suoi contemporanei.
Nato a Parigi, vissuto a Londra e ora (dopo lo scioglimento della sua band Proxy) innamorato della città di Glasgow, il musicista affronta con "Moving A Body" la sfida dell'autonomia e della maturità stilistica.

Nonostante una scrittura molto delicata e malinconica, la presenza di due batterie e di un corposo insieme di basso e tastiere danno vita a un sound dalle infinite sfaccettature. Registrato agli studi Chemical Underground, l'album è frutto di un lavoro corale che coinvolge una piccola band di sei elementi e una sezione violini. L'evidente varietà di influenze e riferimenti culturali è la base di un suono che resta comunque essenziale. La scrittura risente sia di elementi folk inglese sia di tentazioni rock e psichedeliche, ed è abilmente incorniciato da ambiziose soluzioni orchestrali.
"Moving A Body" ostenta evidenti riferimenti alla scena scozzese - i Mogwai e i Delgados sono le matrici più sostanziali delle suggestioni, sulle quali Will Hanson modella canzoni egregie. Buon gusto e irruenza restano sempre palpabili sia nei brani più robusti, come "The Bats", sia nelle pause più riflessive ("Curtains").

Will Hanson, con piano e violino, scardina gli elementi più convenzionali del folk-rock. La struttura narrativa prevale su quella musicale: il crescendo di "The Ungodly Hour" in pochi minuti mette in sequenza folk acustico, post-rock, blues, mantra indiani e musica cinematica.  Scortando uno dei testi più crudi e interessanti dell'album, ovvero "Apostate Christ", Will Hanson incanta e seduce con pochi accordi di acustica e violino, e in converso rende protagonista di "In Her Loving Memory" una moltitudine di elementi e mutamenti armonici, che l'enfasi orchestrale conduce alla fine con classe e brio.
Il musicista conserva gusto e ingegno in ogni traccia, che sia un ipnotico e magnetico post-rock-blues ("Deathbed Conversion"), un grintoso folk-pop ("The View From Ebury Bridge") o un effluvio orchestrale ("Our Basket").  Interessante e a tratti ricco di geniali intuizioni, l'album di Hanson preserva un fascino del disco cult; senza perdere di vista i suoi interessi per la musica avanguardia l'artista culla ambizioni da cantautore rock.

"Moving A Body" è un album che esce dai confini della produzione attuale, con sonorità acide e sognanti che hanno più affinità con la ricerca sonora dei Mazzy Star che con le tentazioni folk di Damien Rice. La musica di Will è un sasso gettato in un mare di proposte simili che ha il dono di creare cerchi nell'acqua che restano impressi nella mente, e quello che rende ancor più interessante il suo cammino artistico è la sensazione che questo sia solo l'inizio di un brillante futuro.

12/04/2012

Tracklist

  1. The Ungodly Hour
  2. The View From Ebury Bridge
  3. Our Basket
  4. Apostate Christ
  5. In Her Loving Memory
  6. The Bats
  7. Curtains
  8. Deathbed Conversion
  9. And So...
  10. Home (Bandcamp only)

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