Brazos

Saltwater

2013 (Dead Oceans)
alt-pop, psych-pop

Anima irrequieta e volatile, Martin Crane continua il suo percorso di folletto musicale, di romanziere del superfluo e del passeggero, questa volta sotto l’ala della Dead Oceans. Si era fatto notare, e non poco, con il buonissimo esordio di qualche anno fa, “Phosphorescent Blues”, e qui non smentisce del tutto le attese, pur attenuando la nota tradizionale e puntando invece tutto sulla non-linearità delle composizioni.

Pur nello scombinamento mentale, in quell’esordio la melodia rimaneva un perno fondamentale, mentre qui le variazioni e, più in generale, la freakness del tutto la fanno da padrone. Tra ritmi scostanti, motivi acustici caraibici, improvvise accelerazioni e frenate, vacui esotismi e tendenze world (“Always On”, la title track) l’attenzione è distolta e insieme rapita - ma quel che rimane è soprattutto una promessa mai mantenuta.

Una meraviglia di cianfrusaglie si cela insomma dietro questo nuovo “Saltwater”, soprattutto orpelli Droste-iani, una montagnetta multicolore di oggetti di poco fascino, rimasticazioni del materiale suggestivo e letterario di “Phosphorescent Blues”. Ma, ora che è finalmente uscito dall’anonimato, c’è da esser certi che Martin Crane saprà ancora stupire.

30/06/2013

Tracklist

  1. Always On
  2. Charm
  3. How the Ranks Was Won
  4. One Note Pillow
  5. Valencia
  6. Deeper Feelings
  7. Irene
  8. Saltwater
  9. Long Shot

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