Dangers Of The Sea

Dangers Of The Sea

2013 (Target)
folk-rock

In attesa di un nuovo disco dei Midlake (che, a dirla tutta, nasce sotto i più oscuri presage, per vari motivi) i nostalgici di “The Trials Of Van Occupanther” e, più indietro, di “Homecoming” degli America e “Rumours” dei Fleetwood Mac possono rinfrancarsi con l’esordio dei danesi Dangers Of The Sea, davvero compito (come si conviene a un disco proveniente da quelle latitudini) ma anche ispirato.
Il carattere monocorde (ma solo sotto il profilo artistico-espressivo) della musica della band viene infatti spazzato via da una serie di canzoni di ottima fattura e suggestione.

Il frontman Andreas Bay Estrup sfoggia una credibile imitazione di Neil Young nella malinconica “Mine To Keep” (come sarebbe suonato “Parachutes” se fosse nato dall’altra parte dell’oceano?) e trasforma la “Ventura Highway” in un desolato, lunare panorama ghiacciato in “Light” – in cui poi ambienta il crescendo corale di “Your Time Is Wasted”.
Ma non tutto è desolazione e malinconia, infatti sono numerose le aperture in puro stile anni Settanta (l’ottima “Take My Hand”, “Show Some Mercy”), senza contare i brani dal groove inaspettato (l’ariosa e sfuggente “Turn Around”, che può ricordare gli Other Lives, la disinvolta disperazione e la scanzonata speranza di “Everything Will Be Alright”, con nervoso arrangiamento per chitarra e batteria).

Qualche  capziosità di troppo nelle progressioni armoniche (“When The Curtain Falls”, con assolo di flauto), proposte sempre però con padronanza – non rimane altro che lasciarsi guidare lungo le strade solitarie della Danimarca.

16/10/2013

Tracklist

  1. Your Hands Are Folded
  2. Mine To Keep
  3. Light
  4. Sheer Desperation
  5. Take My Hand
  6. Everything Will Be Alright
  7. When The Curtain Falls
  8. Your Time Is Wasted
  9. Show Some Mercy
  10. Come Sit By My Fire
  11. Turn Around




Dangers Of The Sea sul web