Fauns

Lights

2013 (Invada)
shoegaze, dream-pop

Bristol, patria indiscussa del trip-hop inglese, della Sarah Records. Bristol continua fucina di talenti, che vanno da Matt Elliott ai Massive Attack, dagli Strangelove a Tricky e i Fuck Buttons. Bristol, ricca di etichette discografiche come la Invada di Geoff Barrow, che dopo aver apprezzato l’esordio di Alison Garner e soci offre spazio al loro secondo progetto discografico.
Quattro anni dopo, la conferma del talento dei Fauns è racchiusa negli undici brani di “Lights”, canzoni ancora saldamente ricche di suggestioni dream-pop e shoegaze. Tutto suona come un matrimonio tra le migliori intuizioni dei gruppi della Creation e della 4AD, ed è molto piacevole e naturale: la voce di Alison è sempre flebile ed eterea, ma scorre più sicura grazie a una migliore tessitura ritmica.

Senza rivoluzionare il linguaggio che rese gloriosa la stagione del pop-rock inglese dei primi anni 90, i Fauns tratteggiano con mano sicura nuovi scenari che come un tramonto hanno il sapore della meraviglia che si ripete restando immutata. Electronic soundscape rendono il tutto avvolgente con ritmi ciclici e refrain originali (“Seven Hour”) o sognanti (“Point Zero”), ma mai banali (“In Flames”).
In verità le canzoni si snodano su un cliché unico: ritmiche avvolgenti e chitarre dream-pop in crescendo che mettono insieme twee-pop, frammenti elettroacustici, bassi in distorsione e voce zuccherina, ma i Fauns rinnovano tutta la magia dei loro ispiratori.

Il robusto trittico iniziale accoglie inflessioni più elettroniche in “Point Zero”, ma anche una grinta che evoca Slowdive, Chapterhouse e Secret Shine in “Ease Down”, nell’attesa di celebrare lo stupore nella caleidoscopica “Lights” una di quelle canzoni che difficilmente riuscirete a togliervi dalla testa, grazie ad una brillante fusione di melodia a shoegaze che emula le migliori gesta dei Ride.
L’album dei Fauns è un altenarsi di luci e bagliori, una tavolozza di colori base che magicamente dà forma a sfumature sempre vivide e ricche di emozioni: non importa che il fascino folk-pop di “Nothing Ever” emuli i primi Cranberries o che “4am” riesca a essere convincente come un brano dei XX, quello che non manca è quel respiro che divide la passione dal romanticismo.
Il tono criptico, greve e oscuro della ipnotica “With You” e la vivacità dei beat che si sposano al krautrock di “Let’s Go” sono esemplari di quella varietà creativa che il suono compatto e maturo nasconde al primo ascolto.

Ma è quando le luci (le “lights” del titolo) si spengono in “Give Me Your Love” che i Fauns mettono in mostra il loro sicuro e maturo songwriting, capace di rispolverare memorie e sensazioni familiari senza che lo spettro della retromania venga a inficiare la loro naturale e spontanea bellezza.

23/01/2014

Tracklist

  1. Point Zero
  2. Seven Hours
  3. Ease Down
  4. In Flames
  5. Nothing Ever
  6. Lights
  7. Rise
  8. 4 a.m.
  9. With You
  10. Let’s Go
  11. Give Me Your Love


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