Major Lazer

Free The Universe

2013 (Mad Decent)
moombahton

Quante ne ha combinate il buon Diplo negli ultimi anni. A vederla a posteriori sembra quasi che prima di lui tutto filasse liscio, un mondo limpido e lineare dove ognuno si coltivava il proprio giardinetto e le pratiche di crossover erano delle piacevoli eccezioni. Poi arriva questo ragazzetto col suo mix letale di passione, competenza e senso della scoperta e una capacità senza precedenti di spingere ogni intuizione verso la massima risposta di pancia, e succede il finimondo. Anno per anno intorno a lui e alla sua Mad Decent si accumulava il materiale più eccitante in circolazione, e mentre la parte più esotica del Diplo producer si andava cercando nuovi spunti nel sudamerica per poi tornare con dischi di fino eclettismo come il suo "Florida", l'altra sua metà, quella geniale e sfacciata che tutti conosciamo, continuava a sfornare i colpi eclatanti che lo han reso il centro nevralgico delle mode giovani made in USA.

Dagli esplosivi mashup del periodo Hollertronix (andate a sentirvi "Never Scared", da poco riesumato per il web) alle cure d'immagine di fenomeni pop come M.I.A., Santigold, Azealia Banks e Iggy Azalea, dai tributi al mainstream offerti ai vari Snoop Dogg, Beyoncé, Kelly Rowland o Lil Wayne alla rete di remix fuori controllo su Daft Punk, Radiohead o Prodigy, e nel frattempo la sua label era un vulcano che eruttava baile funk, moombathon, nu dubstep e trap e accoglieva nomi bollenti come Rusko, Baauer, Dillon Francis o Zeds Dead. Quando a un certo punto quel suo modo di mischiare stili ed energie in modo irriverente è iniziato a divenire moda, Diplo ha capito che serviva lo sfogo alternativo, un progetto che combinasse unicità estetica ed estro produttivo e facesse da grimaldello per scassinare le porte di una fruizione meno di nicchia. Così nascono nel 2009 i Major Lazer, e non ci vuol molto dopo "Guns Don't Kill People... Lazers Do" che anche questo finisse per trasformarsi in un punto di riferimento per quel giro di produzioni intorno a dancehall e reggaeton che son tanto piaciute ai nuovi artisti di oggi.

Nel giro di due anni la fama e il rispetto di Diplo e Major Lazer sono aumentati al punto che ci si è potuti permettere adesso il classico album-vetrina mediatica ricco di collaborazioni e pensato per tagliare gli equilibri d'ascolto del pubblico cosiddetto colto come un coltello nel burro. "Free The Universe" è, fondamentalmente, il loro "Pulp Fiction": Santigold è la "coniglietta" Yolanda, la tipa tutto pepe che detta i tempi alla caffetteria di inizio trama e fa di "You're Not Good" la sua lezione di stile; Flux Pavillon è Marsellus Wallace, il gangster venuto dal ghetto brostep per imporre in "Jah No Partial" i metodi più originali e discussi della sua gente; Amber dei Dirty Projectors è la Mia/Thurman, il capolavoro di eleganza che sale le scale a piedi nudi fino a quel piccolo paradiso di atmosfera e vapore che è "Get Free"; Ezra Koenig dei Vampire Weekend è Vincent Vega, un cattivo travestito da buono e bravo a intrattenere coi vocalizzi ordinati di "Jessica"; Peaches ovviamente è Jody, la ragazza che vive con lo spacciatore di eroina, quella col piercing alla lingua che "aiuta la fellatio" e riempe la sua vita d'adrenalina (la siringa-pugnale è "Scare Me") e via via i personaggi ci son tutti, la tassista eccitata all'idea di avere un assassino nella sua auto (Ms. Dynamite in "Sweat"), il killer predicatore che vuol cambiar vita (Wyclef Jean in "Reach For The Stars"), il motociclista pervertito col suo compagno di giochi (Tyga e Bruno Mars in "Bubble Butt") e il pugile incazzato che va per la sua strada (l'Elephant Man di "Wind Up").

Si tratta di rendere il proprio stile spettacolare e farne un teatro di provocazioni e battute ad effetto, e in questo i Major Lazer son stati bravissimi a costruirsi un proprio parco giochi flessibile a qualsiasi attrattiva, invitante per pubblicità e organizzazione e preciso come un meccanismo a orologeria nel convincere chi ama le prove di fantasia. È quanto basta per imporsi come il disco più divertente dell'anno in corso.

14/06/2013

Tracklist

  1. You're No Good (ft. Santigold, Vybz Kartel, Danielle Haim and Yasmin)
  2. Jet Blue Jet (ft. Leftside, GTA, Razz and Biggy)
  3. Get Free (ft. Amber of Dirty Projectors)
  4. Jah No Partial (ft. Flux Pavilion)
  5. Wind Up (ft. Elephant Man and Opal)
  6. Scare Me (ft. Timberlee and Peaches)
  7. Jessica (ft. Ezra Koenig of Vampire Weekend)
  8. Watch Out for This (Bumaye) (ft. Busy Signal, The Flexican and FS Green)
  9. Keep Cool (Life Is What) (ft. Shaggy and Wynter Gordon)
  10. Sweat (ft. Laidback Luke and Ms. Dynamite)
  11. Reach for the Stars (ft. Wyclef Jean)
  12. Bubble Butt (ft. Bruno Mars, Tyga and Mystic)
  13. Mash Up the Dance (ft. The Partysquad and Ward 21)
  14. Playground (ft. Bugle and Arama)

Major Lazer sul web