Nevroshockingiochi

Ecco arrivare un'altra produzione vincente dalle prolifiche Marche, una regione che si sta rivelando, negli ultimi tempi, come la più interessante a livello di produzioni anche molto eterogenee (Drunken Butterfly, Aedi, Soviet Soviet, Butcher Mind Collapse, Lebowski, Be Forest, Tetuan giusto per citare qualche nome tra i tanti assai validi).
Ecco ora tornare anche i maceratesi Nevroshochingiochi, attesi alla loro seconda prova, dopo i  recenti folgoranti live, con “Scena 2”, che mette insieme tante etichette discografiche, ma che soprattutto mette in scena il caos odierno.

Il gruppo, infatti, racconta come l'uomo sia ormai sempre più alieno da sé stesso, come si sia ridotto alla stregua di "merce", guidata da tv, spot, canali satellitari, smarrendo una vera libertà di scelta. Uno sguardo lucido sulla realtà, in un paese sempre più obnubilato dai gossip, dalla moda e dai media.
I testi in italiano, recitati da Alessandro Bracalente con una formula volutamente piatta e monocorde, vengono poi sommersi da un muro di suono urticante che mette dentro al calderone industrial, post-punk e no-wave con risultati devastanti.

Se un loro concerto è più selvaggio e sanguigno, il lavoro in studio risulta molto più compresso e cerebrale, sebbene l'elemento di distorsione acuta non manchi affatto, anzi.
Sembra proprio di essere nella stanza dei bottoni, dove opera qualche manipolatore di coscienza, e i Nevroshockingiochi sono coloro che, all'interno, cercano di ribellarsi a tanto assopimento delle anime.
Ascoltando “Scena 2” si può tirare in ballo la ferraglia elettrica che fu dei primi Cop Shoot Cop, le derive oblique e taglienti, anche in tempi dispari, del catalogo Skin Graft anni 90 e l'orchestrazione noise sinfonica dei nervosissimi God. Insomma, un frullato rumorista che non lascia indifferenti. Musica Resistente da sparare a tutto volume.

08/10/2013