Quando si tratta di scovare personaggi misconosciuti, Solar Ipse sale in cattedra. Nils Rostad un personaggio misconosciuto lo è per davvero, al punto che le sue uscite lasciano poche tracce persino nei magazine dediti ai materiali weird. Ristampa dei due lavori usciti separatamente nel 2011 e nel 2012, “Ujamt/ Harmony Hammond” si rivela un ascolto affascinante oltre che ipnotico.
Questo maverick norvegese, che pare saltar fuori direttamente dagli anni Settanta, è fautore di una musica altamente sincretica in cui folk, psichedelia e kraut-rock si mischiano in modo naturale in un impasto così omogeneo che resta difficile discernere i singoli elementi di partenza. Le sue composizioni paiono l’ovvia continuazione dei “Faust Tapes”, o forse si danno come una loro versione leggermente meno schizzata. Meglio ancora, sono paesaggi cosmici dai contorni sfumati che sembrano prefigurare quel suono pre-modernista e ultra-krauto che Richard Youngs ha spesso solo abbozzato.
31/01/2014