Il pop francese dei primi anni Sessanta non si può dire che sia stato di primaria importanza per lo sviluppo di tale genere, essendo in larga parte fortemente debitore di quello americano degli anni Cinquanta e di quello coevo inglese. La nuova schiera di pop-singer sofisticati (che si lasciarono alle spalle le canzoni melodrammatiche del secondo dopoguerra) abbracciarono invece il rock'n'roll d'oltre oceano, seppur con risultati talvolta patetici e imbarazzanti (si veda il caso di Johnny Halliday) e quello dei "girl group" statunitensi (valga per tutti l'esempio delle produzioni di Phil Spector), che sortì risultati artistici migliori. Il migliore esponente di questa "nouvelle vague" musicale fu invece Serge Gainsbourg, che riuscì a coniare un idioma abbastanza personale.
Il titolo di questa nuovissima raccolta della Cherry Red risulta un poco fuorviante, in quanto Françoise Hardy è presente solo con due brani, sebbene gustosi ("Ton Meilleur Ami" e "L'età dell'Amore", cantata con un buffo accento italo-francese). L'altro nome noto di ragazzina "ye-ye" è quello di Sylvie Vartan, di cui vengono proposte quattro canzoni, tutte cover frizzanti di successi americani come "Loco-Motion", "Bye Bye Love" e una sciocca versione di "Don't Be Cruel" di Elvis Presley (qui ribattezzata "Sois Pas Cruel").
Per fortuna questa antologia è abbastanza eterogenea (forse anche troppo) e abbiamo quindi l'opportunità di poter ascoltare la giovane attricetta Sue Lyon che canta il tema portante del film "Lolita" di Stanley Kubrick. Non manca persino la mitica Brigitte Bardot, con la melensa "Sidone" e l'attrice simbolo del nuovo cinema francese, Jeanne Moreau, con due brani orchestrali memori dei vacchi fasti di Edith Piaf. Più interessante, invece, la cantante di estrazione jazz Christiane Legrand (proveniente dai celebri Swingle Singers), con dei brani in bilico tra vocalismi scat ("Les Citrons de Tel-Aviv") ed exotica ("A La Colette"). La Legrand è anche una delle voci dell'ensemble Les Double Six Of Paris, che qui appare con due impegnative riletture di "Scrapple From The Apple" di Charlie Parker e di "Naima" di John Coltrane. Un'altra attrice-cantante, Gillian Hills, sciorina alcune simpatiche e ironiche canzoncine, talvolta al limite dello stupido e del "fun fun" a tutti i costi ("Zou Bisou Bisou", "Jean Lou", "Un Petit Baiser"). Les Gam's, invece, sembrerebbero il contraltare francese del nostro Quartetto Cetra ("Cheveux Fous Et Levres Roses" e "Bon Vent Ma Jolie").
Sorprende un po' la presenza della "nazional popolare" Mina, ma non troppo, se pensiamo che nei primissimi anni della sua carriera, era una cantante di rottura (peccato che oggi sia diventata insopportabile), con la sua voce potente, ma anche parecchio algida e impostata. Molta tecnica e poco cuore, ma bisogna riconoscere che "Tintarella di Luna" e "Nessuno" (insieme alle famose "Zebra a Pois" e le "Mille Bolle Blu") furono salutate come una ventata d'aria fresca nell'Italia musicale di mezzo secolo fa. Ci sono anche due rarità della "tigre di Cremona", ovvero i temi (scritti da Giovanni Fusco) tratti dai film "L'Avventura" e "L'Eclisse", diretti entrambi da Michelangelo Antonioni. Non avrebbe sfigurato, in questa raccolta, l'inclusione della celebre "More", scritta dal compianto Riz Ortolani e magnificamente interpretata dalla moglie Katyna Ranieri, ma tant'è.
Chi ama questo genere di "easy listening", troverà pane per i suoi denti. Accettabile il mastering adottato e buone le anonime (nel senso che non sono state firmate) note all'interno del libretto.
01/02/2014