Dead Fader

Blood Forest

2014 (Robot Elephant)
techno, idm

Un commento di Mark Clifford dei Seefeel sull'homepage di Dead Fader vale più di mille recensioni: "Blood Forest is the solace that awaits at the end of the journey. Making the pain worth while".

In effetti Dead Fader si è dato da fare in questi anni per rimediare agli sbadigli del fin troppo celebrato disco d'esordio pubblicato quattro anni fa, “Corrupt My Examiner”.
Sulle quattordici tracce del suo nuovo lavoro, “Blood Forest” (che esce con un gemello meno convincente, "Scorched"), John Cohen ha quasi del tutto abbandonato dubstep e 2step per continuare a giocare con il rumore digitale su melodie che ricordano la stagione d'oro dell'idm.

L'apertura - “Emclod” - è un sogno ad occhi aperti, una cascata di melodie cristalline, lontana anni luce dall'anima rumorista di Dead Fader. “In Cover” rallenta la battuta con un trip-hop arioso alla Boards Of Canada. “Dettol” è quasi un pop da stadio mascherato da sarabanda elettronica. “Tap” suona come se Aphex Twin avesse continuato a flirtare con la musica orchestrale.

L'album è stato pubblicato solo in vinile per l'etichetta personale di Cohen, la Robot Elephant, in un'edizione di appena 300 copie.

28/08/2014

Tracklist

  1. Emclod
  2. In Cover
  3. Tap
  4. Neet Swim
  5. Drown
  6. Tenblum
  7. Dettol
  8. If Ever
  9. Lousey
  10. Blood Forest
  11. Left - Right
  12. Siege

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