Cosa fare quando, impegolati in un sentimento puramente sixties, si vive nell'epoca del rimpianto e della commemorazione di ciò che è stato? Quando si rimuginano i tempi dei genitori, imputandoli d'altronde di aver vissuto una vita al di sopra delle proprie possibilità e che ora ci fanno masticare la gomma dura dei nostri giorni?
Oggi accade che band come gli Hatcham Social realizzino la meno convincente delle loro tre prove suonate finora - in un periodo che va dal 2006 a oggi - evincendo una minima concertazione nel comporre qualcosa di fresco e innovativo in atmosfere, quelle dell'indie-pop, fondamentalmente libere di respirare aria emotivamente pura oppure invischiate di catrame hipsterico che invecchia precocemente i polmoni.
Infatti i tre londinesi, sotto lo sguardo attento del producer Tim Burgess (The Charlatans), non entusiasmano come nell'esordio di "You Dig The Tunnel, I'll Hide The Soil" e nemmeno cercano percorsi paralleli sull'esempio di "About Girls", traducendosi invece nella copia di un disco di cinquant'anni fa, a metà tra Kinks e Velvet Underground, apostrofandosi come una sorta di redivivi Dandy Warhols.
A partire dall'apertura di "Ketamine Queen" (francamente incomprensibile) e passando da "To The Moon (Is This The Way The Man Will Survive)" ad "All In The Moscow" si sonnecchia un po', in una sorta di trance narcotica che lascia poco ricordo al risveglio; diversa attenzione nell'approccio fogazzaro de "Confessions Of An English Opium Smoker", "All That I Can See Is A Gun", "More Power To Live", comunque tendenti verso un revival derivativo e stantìo. Solo un paio di segni degni di nota contraddistinti da moti differenti: "Lion With A Lazer Gun", con atteggiamenti folkloristici camuffati da chitarre ovattate e arie pop d'altro genere e "Stay True To Your Family", tributo concreto a Lou Reed e Velvet Underground.
Poco Jesus And The Mary Chain a differenza dei precedenti e maggior enfasi alla malinconia del passato remoto, per questo "Cutting Up The Present Leaks Out The Future", agrodolce composizione che non convince appieno, proprio perché non rivela il futuro ma nemmeno esalta il passato.
28/02/2014