Nel segno dei "fratelli maggiori"
Iceage, la Danimarca produce un altro quartetto fautore di un post-punk oscuro e tormentato: i Lower, anche loro di Copenhagen, che debuttano su
full-length con questo "Seek Warmer Climes" (titolo emblematico), dopo aver dato alle stampe alcuni 7''.
Ascoltando le loro prime incisioni, il paragone più spontaneo, nel "gioco" dei rimandi che associa gli Iceage ai
Joy Division (e i "cugini” svedesi
Holograms a
Cure e
Killing Joke) è con i
Bauhaus di
Peter Murphy, soprattutto nelle
vocals; nell'album le atmosfere plumbee ci sono ancora (l'iniziale "Another Life"), ma il loro
sound viene ammantato da un velo di malinconica melodia, con la chitarra impegnata a costruire una
wave epica e romantica ("Lost Weight, Perfect Skin" porta alla mente i
Chameleons), mentre la voce di Adrian Toubro si fa interprete dell'animo irrequieto di questi giovani scandinavi, tra
spoken word ("Unkempt And Uncaring") e teatralità death-rock ("Expanding Horizons").
L'
incipit tribale di "Bastard Tactics" spiana la strada a un pezzo reminiscente dei migliori Uk Decay; "Craver" e "Tradition" sono puro post-punk nella sua forma più cupa e vibrante, ancora una volta sulla scia dei pipistrelli di Northampton.
I Lower ci presentano dunque un altro lato del
dark-punk scandinavo, (micro)genere che negli ultimi anni ha prodotto alcune delle uscite più interessanti, ai margini delle due scene (dark e punk appunto); anche loro sono approdati su Matador, anche loro sono sulla rampa di lancio grazie all'indubbio supporto promozionale offerto dalla
label (tour negli Usa, apparizioni sulla stampa specializzata): bene ha fatto l'etichetta newyorkese a non farseli sfuggire, dato che si tratta di vero talento e non (solo) di trend.
22/07/2014