“Close To The Glass” conferma quanto i musicisti tedeschi siano dei compositori di musica pop, ma lo fa con un pizzico di intrigo in più. Abbandonate almeno in parte le fragili intarsiature electro-folk di “Neon Golden”, il nuovo album ha un impatto molto forte sull'ascoltatore. Sia “Signals” che la title track sono enigmi da decifrare, racchiusi in complicati pattern elettronici nei quali è difficile districarsi. Sempre di semplici canzoni stiamo parlando, tuttavia questa volta sembra che la band abbia voluto fare un passo avanti. La voce di Markus Acher è sempre discreta e appena sussurrata, come in passato, capace di sfruttare appieno le proprie potenzialità negli episodi in cui risalta di più (la belle melodie acustiche di “Casino” e “Steppin' In”, la lineare struttura pop di “Kong”). A livello compositivo le canzoni eccellono spesso (i bei grovigli electro di “Into Another Tune” e “From One Wrong Place To The Next”), raggiungendo un ipotetico picco con “Run Run Run”, una sgangherata pop song martoriata da fantasmi di fiati e synth sfigurati, un'orgia di suoni perfettamente orchestrata in cinque minuti veramente spiazzanti.
La vena sperimentale del collettivo la troviamo rafforzata nella lunga divagazione kraut di “Lineri”, uno splendido tributo alla musica di casa e un ideale ricongiungimento con band come Kreidler e gli stessi To Rococo Rot. Pacata e fluente la musica scorre via fino a “They Follow Me”, l'ideale conclusione per un disco dei Notwist. La traccia finale, infatti, è una dolce fiaba attraversata da rivoli di malinconia, con una coda strumentale in cui polveri elettroniche si fanno largo fra note di violino e qualche beat. Un modo perfetto per mettere la parola fine a un album tutt'altro che accomodante.
Si intravedono dunque segnali dell'inizio di un nuovo percorso per i Notwist, impegnati a reinventare uno stile che ha fatto scuola, ma che aveva bisogno di nuovi stimoli. Ci sono riusciti molto bene, con la loro usuale originalità e levità, coniugando passato con futuro, non rinnegando un'epoca che li ha visti vincitori e costruendosi un avvenire più che proficuo. A questo punto non resta che correre a comprare i biglietti per le due date italiane di Segrate e Bologna, programmate per il prossimo aprile.
(03/02/2014)