Lo scorso anno Sivu è diventato un caso su Internet per il video del suo brano “Better Man Than He”, che lo vedeva impegnato a cantare dentro una macchina per la risonanza magnetica. La clip divenne presto virale e il fatto che la canzone fosse anche di ottimo livello di certo ne aiutò la diffusione. A quasi un anno e mezzo di distanza, con alle spalle la pubblicazione di tre EP e svariati singoli, Sivu (all’anagrafe James Page) giunge ora al traguardo del primo album. “Something On High” vede alla produzione Charlie Andrew, già responsabile di “An Awesome Wave” degli
Alt-J e raccoglie molti pezzi già conosciuti al pubblico di questo giovane
songwriter britannico. Nessuna sorpresa dunque, ma tanta qualità.
L’iniziale “Feel Something” funge da ottima introduzione alla musica di Sivu, già accostato più volte a
Gotye e
Wild Beasts. Una voce elastica ed espressiva al servizio di una scrittura pop per nulla banale, che non eccede mai in inutili sensazionalismi. La strumentazione è spesso minimale, con i brani che poggiano su batterie elettroniche lievi e leggeri arpeggi di chitarra. Le già note “Bodies” e “Better Man Than He”, poste in sequenza, offrono l’esatta fotografia di ciò che ha reso Sivu uno dei nomi più chiacchierati tra blog e addetti ai lavori. Il suo è un lirismo introspettivo, che regala piccole gemme
dark-pop come “Love Lives In This House”, costruita semplicemente su un’acustica e tamburo soffocata, ma capace di arrivare dritto al cuore. Così come Communicate, altro momento struggente ed essenziale, o l’ottima “My Oh My”.
In un album dalla velocità ridotta, risulta invece un po’ fuori luogo l’inserimento di “Can’t Stop Now”, con le sua ritmica incalzante e le chitarre alla
Editors: un ottimo singolo che però fatica a trovare la propria dimensione all’interno di un contesto del genere.
Sivu - corrispettivo in finlandese di Page - regala nel complesso un buon debutto, dalla doppia chiave di lettura: riassunto esaustivo per i fan di vecchia data e, al tempo stesso, presentazione completa delle proprie qualità a chi si avvicina alla sua arte per la prima volta. Un modus operandi molto d’attualità in questo periodo e di sicuro successo.
30/10/2014